Celestron PowerSeeker 60AZ Telescope PowerSeeker 50, 60,70, 76 AZ Manual (Engl - Page 117

Osservazione di oggetti del cielo profondo

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Osservazione di oggetti del cielo profondo Gli oggetti del cielo profondo sono semplicemente quegli oggetti che si trovano oltre i confini del nostro sistema solare. Includono ammassi di stelle, nebulose planetarie, nebulose diffuse, stelle doppie e altre galassie al di fuori della nostra Via Lattea. La maggior parte degli oggetti del cielo profondo hanno una dimensione angolare. Di conseguenza, per poterli vedere occorre solo una potenza da bassa a moderata. Visivamente, sono troppo fievoli per rivelare qualsiasi colore visibile nelle fotografie a lunga esposizione. Appaiono invece in bianco e nero. E, a causa della bassa luminosità della loro superficie, vanno osservati da una località in cui il cielo è molto scuro. L'inquinamento luminoso attorno alle grandi aree urbane offusca la maggior parte delle nebulose rendendole difficili, se non impossibili, da osservare. Filtri di riduzione dell'inquinamento luminoso consentono di ridurre la luminosità di fondo del cielo aumentando così il contrasto. Saltare da una stella all'altra "Star Hopping" Un comodo modo per trovare oggetti del cielo profondo si chiama "star hopping", che significa letteralmente "saltare da una stella all'altra". Lo "star hopping" viene eseguito quando l'utente impiega stelle luminose come guida ad un oggetto. Per riuscire nello "star hopping", è utile conoscere il campo visivo del proprio telescopio. Se si sta usando l'oculare standard da 20 mm con il telescopio PowerSeeker, il campo visivo è all'incirca di 1,4º. Se si conosce un oggetto che si trova ad una distanza di 3º dalla propria attuale ubicazione, basta spostarsi di circa due volte il campo visivo. Se si usa un altro oculare, occorre consultare la sezione che spiega come determinare il campo visivo. Sotto sono riportate le istruzioni per individuare due oggetti molto richiesti. La galassia Andromeda (Figura 5-1), nota anche come M31, è un bersaglio facile. Per trovare la M31, effettuare le seguenti operazioni: 1. Individuare la costellazione di Pegaso, un grande quadrato visibile in autunno (nel cielo orientale, spostandosi verso il punto sopra di sé) e nei mesi invernali (sopra di sé, spostandosi verso ovest). 2. Iniziare dalla stella nell'angolo nord-orientale-Alfa (D) Andromedae. 3. Spostarsi verso nord-est di circa 7°. Qui si trovano due stelle di pari lucentezza-Delta (G) e Pi (S) Andromeda-a circa 3° di distanza l'una dall'altra. 4. Continuare nella stessa direzione di altri 8°. Qui si trovano due stelle -Beta (E) e Mu (P) Andromedae-anch'esse ad una distanza l'una dall'altra di circa 3°. 5. Spostarsi di 3° verso nord-est-la stessa distanza presente fra le due stelle-fino ad arrivare alla galassia di Andromeda. Figura 5-1 17

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Osservazione di oggetti del cielo profondo
Gli oggetti del cielo profondo sono semplicemente quegli oggetti che si trovano oltre i confini del nostro sistema solare.
Includono ammassi di stelle, nebulose planetarie, nebulose diffuse, stelle doppie e altre galassie al di fuori della nostra Via
Lattea.
La maggior parte degli oggetti del cielo profondo hanno una dimensione angolare.
Di conseguenza, per poterli
vedere occorre solo una potenza da bassa a moderata.
Visivamente, sono troppo fievoli per rivelare qualsiasi colore visibile
nelle fotografie a lunga esposizione.
Appaiono invece in bianco e nero.
E, a causa della bassa luminosità della loro
superficie, vanno osservati da una località in cui il cielo è molto scuro.
L’inquinamento luminoso attorno alle grandi aree
urbane offusca la maggior parte delle nebulose rendendole difficili, se non impossibili, da osservare.
Filtri di riduzione
dell’inquinamento luminoso consentono di ridurre la luminosità di fondo del cielo aumentando così il contrasto.
Saltare da una stella all’altra “Star Hopping”
Un comodo modo per trovare oggetti del cielo profondo si chiama “star hopping”, che significa letteralmente “saltare da una
stella all’altra”.
Lo “star hopping” viene eseguito quando l’utente impiega stelle luminose come guida ad un oggetto.
Per
riuscire nello “star hopping”, è utile conoscere il campo visivo del proprio telescopio. Se si sta usando l’oculare standard da
20 mm con il telescopio PowerSeeker, il campo visivo è all’incirca di 1,4º.
Se si conosce un oggetto che si trova ad una
distanza di 3º dalla propria attuale ubicazione, basta spostarsi di circa due volte il campo visivo.
Se si usa un altro oculare,
occorre consultare la sezione che spiega come determinare il campo visivo.
Sotto sono riportate le istruzioni per individuare
due oggetti molto richiesti.
La galassia Andromeda (Figura 5-1), nota anche come M31, è un bersaglio facile.
Per trovare la M31, effettuare le seguenti
operazioni:
1.
Individuare la costellazione di Pegaso, un grande quadrato visibile in autunno (nel cielo orientale, spostandosi verso il
punto sopra di sé) e nei mesi invernali (sopra di sé, spostandosi verso ovest).
2.
Iniziare dalla stella nell’angolo nord-orientale—Alfa (
) Andromedae.
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Spostarsi verso nord-est di circa 7°.
Qui si trovano due stelle di pari lucentezza—Delta (
) e Pi (
) Andromeda—a circa
3° di distanza l’una dall’altra.
4.
Continuare nella stessa direzione di altri 8°.
Qui si trovano due stelle —Beta (
) e Mu (
) Andromedae—anch’esse ad
una distanza l’una dall’altra di circa 3°.
5.
Spostarsi di 3° verso nord-est—la stessa distanza presente fra le due stelle—fino ad arrivare alla galassia di Andromeda.
Figura 5-1