Celestron PowerSeeker 60AZ Telescope PowerSeeker 50, 60,70, 76 AZ Manual (Engl - Page 111

Figura 3-1, Figura 3-2, rifrattore, Newton

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Il telescopio è uno strumento che raccoglie e mette a fuoco la luce. La natura del modello ottico usato determina il modo in cui la luce viene focalizzata. Alcuni telescopi, noti come rifrattori, usano lenti; altri, noti come riflettori (di Newton), usano specchi. Sviluppato agli inizi del 1600, il telescopio rifrattore è il modello più antico di telescopio. Il suo nome deriva dal metodo che impiega per mettere a fuoco i raggi di luce in ingresso. Il rifrattore usa una lente per curvare o rifrangere i raggi di luce in entrata: da qui il suo nome (vedere la Figura 3-1). Nei primi modelli venivano usate lenti ad elemento singolo. La lente singola tuttavia agisce come un prisma e scompone la luce nei colori dell'arcobaleno, un fenomeno noto come aberrazione cromatica. Per ovviare a questo problema, fu introdotta una lente a due elementi, nota come lente acromatica. Ciascun elemento ha un indice di rifrazione diverso, e questo permette di focalizzare nello stesso punto due lunghezze d'onda di luce diverse. La maggior parte delle lenti a due elementi, di solito realizzate con vetro Crown e vetro Flint, sono corrette per la luce rossa e verde. La luce azzurra può ancora essere focalizzata in un punto leggermente diverso. Figura 3-1 Una vista in sezione del percorso della luce nel modello ottico a rifrattore. Un telescopio riflettore di Newton usa un unico specchio concavo come specchio primario. La luce entra nel tubo viaggiando fino allo specchio situato alla sua estremità posteriore. La luce viene deviata verso avanti nel tubo fino ad un singolo punto, il suo punto focale. Mettendo la testa davanti al telescopio per guardare l'immagine con un oculare si impedirebbe il funzionamento del riflettore; pertanto, uno specchio piatto chiamato diagonale intercetta la luce e la riflette verso il lato del tubo, ad angolo retto rispetto ad esso. L'oculare viene posizionato in quel punto per facilitare la visualizzazione. Figura 3-2 Vista in sezione del percorso della luce nella configurazione ottica newtoniana. Il telescopio riflettore di Newton sostituisce degli specchi a spesse lenti, per raccogliere e focalizzare la luce e fornisce un potere di raccolta della luce molto superiore ad un prezzo ragionevole. Poiché il percorso della luce viene intercettato e riflesso verso il lato del telescopio, si possono avere lunghezze focali che arrivano anche a 1000 mm con un telescopio relativamente piccolo e portatile. Un telescopio riflettore di Newton offre caratteristiche straordinarie di raccolta della luce tali da permettere all'utente di interessarsi seriamente all'astronomia del cielo profondo anche spendendo piuttosto poco. I telescopi riflettori di Newton richiedono però maggiori cura e manutenzione, perché il loro specchio primario è esposto all'aria e alla polvere. Tuttavia, questo piccolo inconveniente non pregiudica la popolarità del telescopio presso gli utenti che vogliono un telescopio economico che sia in grado di risolvere oggetti distanti e tenui. 11

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Figura 3-1
Una vista in sezione del percorso della luce nel modello ottico a rifrattore.
Figura 3-2
Vista in sezione del percorso della luce nella configurazione ottica newtoniana.
Il telescopio è uno strumento che raccoglie e mette a fuoco la luce.
La natura del modello ottico usato determina il modo in cui la luce viene
focalizzata.
Alcuni telescopi, noti come rifrattori, usano lenti; altri, noti come riflettori (di Newton), usano specchi.
Sviluppato agli inizi del 1600, il telescopio
rifrattore
è il modello più antico di telescopio.
Il suo nome deriva dal metodo che
impiega per mettere a fuoco i raggi di luce in ingresso.
Il rifrattore usa una lente per curvare o rifrangere i raggi di luce in entrata: da
qui il suo nome (vedere la Figura 3-1).
Nei primi modelli venivano usate lenti ad elemento singolo.
La lente singola tuttavia agisce
come un prisma e scompone la luce nei colori dell’arcobaleno, un fenomeno noto come aberrazione cromatica.
Per ovviare a questo
problema, fu introdotta una lente a due elementi, nota come lente acromatica.
Ciascun elemento ha un indice di rifrazione diverso, e
questo permette di focalizzare nello stesso punto due lunghezze d’onda di luce diverse.
La maggior parte delle lenti a due elementi, di
solito realizzate con vetro Crown e vetro Flint, sono corrette per la luce rossa e verde.
La luce azzurra può ancora essere focalizzata in
un punto leggermente diverso.
Un telescopio riflettore di
Newton
usa un unico specchio concavo come specchio primario.
La luce entra nel tubo viaggiando fino allo
specchio situato alla sua estremità posteriore.
La luce viene deviata verso avanti nel tubo fino ad un singolo punto, il suo punto focale.
Mettendo la testa davanti al telescopio per guardare l’immagine con un oculare si impedirebbe il funzionamento del riflettore; pertanto,
uno specchio piatto chiamato
diagonale
intercetta la luce e la riflette verso il lato del tubo, ad angolo retto rispetto ad esso.
L’oculare
viene posizionato in quel punto per facilitare la visualizzazione.
Il telescopio riflettore di Newton sostituisce degli
specchi
a
spesse
lenti,
per
raccogliere
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focalizzare la luce e fornisce un potere di raccolta
della
luce
molto
superiore
ad
un
prezzo
ragionevole.
Poiché il percorso della luce viene
intercettato e riflesso verso il lato del telescopio,
si possono avere lunghezze focali che arrivano
anche
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con
un
telescopio
relativamente piccolo e portatile.
Un telescopio
riflettore
di
Newton
offre
caratteristiche
straordinarie di raccolta della luce tali da
permettere all’utente di interessarsi seriamente
all’astronomia
del
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anche
spendendo piuttosto poco.
I telescopi riflettori di
Newton
richiedono
però
maggiori
cura
e
manutenzione, perché il loro specchio primario è
esposto all’aria e alla polvere.
Tuttavia, questo
piccolo
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popolarità del telescopio presso gli utenti che
vogliono un telescopio economico che sia in
grado di risolvere oggetti distanti e tenui.